L’esperienza di Elisa (26 anni, Social Media Manager) e Gianluca (28 anni, Web designer) alla Locanda La Barma – AO.
Perchè sentivate il bisogno di fare NATworking?
Siamo una coppia di Mantova e lavoriamo in due diverse aziende. Viviamo nella stessa città, ma in case diverse. Ci sentiamo sempre in affanno, completamente assorbiti dai nostri clienti e da impegni lavorativi quotidiani. E’ ovvio che per riuscire a passare un weekend insieme, siamo costretti a incrociare le agende.
Così, una mattina, abbiamo scoperto NATworking tramite il profilo IG di una collega. Avevamo bisogno di staccare dalla routine, trovare uno spazio dove continuare a occuparci delle nostre incombenze, ma in un contesto che ci ricordasse di rallentare. Per passare un pò di tempo insieme e per sentirci in vacanza, pur continuando a seguire i nostri progetti.
Cosa avete fatto in uno degli spazi della rete NATworking?
Abbiamo deciso di trascorrere un’intera settimana nel villaggio di Le Cret. Da lunedì a venerdì abbiamo continuato a lavorare come matti, ma la bellezza vera è stata che ogni giorno ci bastava aprire la porta dell’appartamento per prenderci una pausa rigenerante, staccare completamente da schermi e telefoni e dedicarci del tempo di qualità. Nel week-end abbiamo fatto anche una gita in e-bike e ci siamo concessi una serata romantica all’osservatorio di Saint-Barthélemy.
Rifareste questa esperienza?
Sembra incredibile, ma abbiamo scoperto che non è necessario aspettare il weekend “buono” per prendersi una pausa.